
La mappa, gli eventi, le date del Fuorisalone 2025 a Milano: ecco cosa vale la pena vedere durante il Salone del Mobile e la Design Week
Milano, 2025: la città si trasforma ancora una volta in un palcoscenico d’avanguardia, dove design, innovazione e creatività si fondono in un balletto di forme e idee. Il Fuorisalone 2025 l’appuntamento più atteso della Milano Design Week, dal 7 al 13 Aprile 2025, ritorna, più audace che mai a invadere cortili, palazzi e strade con installazioni che sfidano l’immaginazione e progetti che ridisegnano il futuro. Tra luci riflesse e atmosfere sospese, questa edizione promette di essere un viaggio sensoriale attraverso il genio contemporaneo, un’esperienza che non si limita a mostrare, ma che coinvolge, stupisce, trasforma. Benvenuti nel cuore pulsante del design mondiale, dove ogni angolo racconta una storia e ogni dettaglio è un’opera d’arte.
Qual è il tema del Fuorislone 2025?
Mondi Connessi: il design come tessuto del futuro. Il Fuorisalone si fa interprete di un futuro sempre più interconnesso. Mondi Connessi, il tema scelto per questa edizione 2025, non è solo un’esortazione a guardare avanti, ma un invito a tessere legami tra le dimensioni che compongono il nostro vivere: umanità, tecnologia e natura. Un trittico di forze che si intrecciano, si sostengono e, talvolta, si sfidano, in un ciclo continuo di creazione e trasformazione. Il concept, curato dalla prompt designer Silvia Badalotti, si materializza in tre immagini potenti, generate attraverso l’intelligenza artificiale: Gaia, la persona universale; Net, la rete tecnologica che connette e disorienta; Fluid, la natura fragile e vitale, rappresentata dall’ape e dal suo alveare. Tre soggetti che dialogano tra loro, ricordandoci come ogni scelta progettuale sia un atto di connessione, un passo verso un equilibrio possibile.
Che cosa vedremo al Fuorisalone 2025?
Dalle installazioni immersive alle sperimentazioni sui materiali, dalle visioni dell’abitare alle contaminazioni tra fisico e digitale, il Fuorisalone 2025 si conferma come il palcoscenico privilegiato per esplorare il ruolo del design nel costruire ponti tra mondi apparentemente distanti. Un’edizione che non si limita a mostrare, ma coinvolge, interroga, trasforma. Perché, come ricorda Paolo Casati, il direttore creativo di Studiolabo, ideatore del sito fuorisalone.it che aiuta a orientarsi tra gli eventi della settimana del design di Milano, la Design Week non è solo creatività ma «capacità di creare legami significativi tra design e intelligenza artificiale per creare un mondo più interattivo e immersivo, un laboratorio di idee, dove il futuro del design prende forma». Tra cortili rinascimentali e spazi industriali riconvertiti, Milano è la capitale che accoglie il pubblico internazionale pronto a immergersi in un’esperienza che è, prima di tutto, un invito a pensare in modo generativo. Perché il futuro, dopotutto, è già qui: connesso, ibrido, e straordinariamente vivo.
Portanuova: prima tappa con l’istallazione che spiega il Fuorisalone
Portanuova Vertical Connection: un dialogo tra cielo e terra – Nel cuore pulsante di Portanuova, prende forma un’installazione site-specific che sfida l’orizzonte: una struttura in layher, percorribile e accessibile anche in quota, progettata dallo studio Evastomper. Qui, l’Intelligenza Artificiale diventa guida e complice, trasformando i visitatori in creatori di contenuti attraverso pulsanti interattivi e sensori. Luoghi, colori, sensazioni prendono vita su videowall, tradotti in immagini, suoni e luci, in un’esperienza immersiva che unisce fisico e digitale. Dal 4 al 13 aprile, questo “luogo temporaneo” invita a un dialogo profondo con il tema del Fuorisalone, arricchito dal contributo del neurobiologo Stefano Mancuso, che esplora l’impatto ambientale e la rigenerazione urbana. “Portanuova Vertical Connection” non è solo un’installazione, ma un ponte tra persone, tecnologia e natura, tra presente e futuro, dimostrando come il design possa tessere legami inaspettati e necessari. Un’esperienza da prenotare, da vivere, da ricordare.
Quali sono i distretti del Fuorisalone?
Sono 6 i distretti, con la loro identità unica, contribuiscono a tessere la trama del Fuorisalone 2025, un’esperienza diffusa che celebra il design come strumento di connessione, innovazione e bellezza.
Brera Design District – alla sua 16° edizione, si conferma il cuore pulsante del Fuorisalone, abbracciando il tema “Mondi Connessi” con oltre 200 brand e 166 espositori temporanei. Un palinsesto ricchissimo, che spazia dall’innovazione dei materiali al design dei servizi, dall’arte alla tecnologia, riflettendo l’anima poliedrica di un distretto diventato icona internazionale. Al centro, il Brera Design Apartment, con l’allestimento “Orizzonti” curato da Zanellato/Bortotto, celebra l’artigianato e la sperimentazione cromatica, mentre il distretto si prepara a superare i 300 eventi, confermando il suo ruolo di riferimento globale.
La zona Tortona – si rinnova con una proposta unitaria che unisce realtà come Tortona Rocks, Tortona Design Week, Superstudio e Base. Un racconto corale che affronta le sfide del domani attraverso la lente del design, proponendo soluzioni audaci e visionarie.
5VIE – ossia le vie del centro storico di Milano armonicamente annodate dell’area compresa tra corso Magenta, Sant’Ambrogio e le Colonne di San Lorenzo. Invita a un viaggio poetico con “Armonie Invisibili”, dove design e arte svelano le trame nascoste della realtà. Installazioni immersive trasformano il bello in un’esperienza vibrante, un ponte tra tangibile e intangibile, che connette spazi, cose e persone in un dialogo silenzioso ma profondo.
Isola Design Festival – omaggia le sue radici con “Design is Human”, una riflessione sul ruolo delle persone nel processo creativo. Attraverso mostre collettive e il nuovo spazio BasicVillage Milano, il festival celebra la scala umana e l’artigianato locale, portando nuova energia creativa al quartiere.
Durini Design District – esplora la materia come punto di partenza per l’innovazione, con un focus su sostenibilità e tecnologia. Installazioni e iniziative trasformano il distretto in un laboratorio di sperimentazione, dove materiali e design si fondono per definire nuovi scenari estetici e funzionali.
Porta Venezia Design District – alla sua terza edizione, presenta “No Boundaries Design”, un concept ispirato a Eileen Gray che rompe gli schemi e abbraccia l’inclusività. Con un’attenzione speciale ai giovani designer e alle contaminazioni creative, il distretto ridefinisce la narrazione del design, proponendo un futuro senza barriere.
Articolo di Elisabetta Caprotti by VOGUE Italia